Ho conosciuto Sergio Arcuri per il tramite di una sua bottiglia di vino, qualche anno fa, mentre ero a Cosenza. Me la regalò un Sommelier bravissimo e che nella città aveva creato un posto bellissimo e molto accogliente. Il Sommelier era Mauro Chiappetta. Il posto si chiamava La Buca dei Vini. Mi disse: “prova questo vino, tutti dicono che è un “pazzo” a me piace…provalo e dimmi cosa ne pensi”. Mi invitò a pane caldo come si suol dire…io amo i pazzi!! Quelli che conoscono il tempo, la terra, la vite, l’uva e poi sanno fare il vino. Alcuni scrivono che persone come Sergio, come Walter Massa (tanto per stare da Nord a Sud), abbiano anticipato i tempi con i loro vini così naturali, io sostengo che loro, a differenza di altri, hanno sempre dato il giusto valore al tempo (che è diverso!). Pur sapendo, che sarebbe stato molto più faticoso farli conoscere e apprezzare, in un momento in cui pareva che si rasentava la perfezione. Ovvero, dei vini perfetti! Oggi, per fortuna, e a ragione, si è scesi da quel tappeto volante, anche se bisogna stare sempre attenti a chi si tuffa dietro a tutto, pensando che si parli sempre di moda. Vivendo con la mia mamma, tutti gli assaggi li facevo con lei. Vi garantisco che era uno spettacolo! Termini e aggettivi difficili da trasferire, ma che avevano un nesso logico. Si chiamava Lina la mia mamma; era una trovatella arrivata, da Cosenza (a piedi), a Longobardi con i nuovi genitori quando aveva solo 3 anni e sapeva già leggere e scrivere. I suoi nuovi genitori erano contadini e lei imparò tutto da loro e amava la campagna al pari di una prole. Quel vino fatto così ci piacque! Persi di vista questa cantina quando avviai Magnatum, poi in occasione della giornata FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) in Calabria, che si svolse da noi il 30 giugno 2017, conobbi Sergio (e per la verità anche altri produttori) di persona. Il racconto continua con i suoi vini che sono a proporvi. Dedico questi vini a tutti voi e alla mia Lina che mi ha dato tanto!!!
PIU’ VITE
Denominazione: Cirò DOC
Anno: 2013
Tipologia: vino rosso fermo
Vitigni: gaglioppo 100%
Formato: bottiglia 75 cl ℮
Alcool: 14,5 % Vol.
Pigiatura e diraspatura meccanica, fermentazione spontanea in palmento, tradizionale vasca di cemento aperta, e macerazione sulle bucce per 15 giorni a cappello sommerso. Svinatura con torchio idraulico verticale manuale. Affinamento in cemento per 48 mesi e 12 in bottiglia.
Vino rosso importante e in continua crescita, se decidete di vederlo crescere…potete tranquillamente farlo diventare maggiorenne.
Abbinamenti: un vino così si fa carico di tanta responsabilità (ha carattere ed è sicuro di se stesso). Un vino che arriva nel durante a tavola. Come in un tango ballato, l’abbinamento è caratterizzato dall’eleganza e dalla passionalità. Carne rossa in umido, carne alla griglia, cacciagione e se riuscite una chiusura con un superbo Comtè di oltre 36 mesi…sceglietevi il pianeta dove voler albergare.
Un libro accanto: A Tavola con Leonardo di Guido Stecchi - Accademia delle 5 T - ed. Bellavite