Correva l’anno 2003, il 23 di gennaio era un giovedì, ed io ero a cena con degli amici a Guardia Piemontese comunità Occitana in terra di Calabria. Nicola Mangraviti, per noi amici ‘u liune (il leone), che di professione fa l’agente di commercio ma ama il buono e il bello, è uno dei commensali presenti. Siamo al dolce ed ecco che, con il garbo che lo contraddistingue, Nicola chiede al ristoratore se può prendere in auto un vino da abbinare al dolce…non ricordo bene se quella bottiglia fosse provvista di abitino, ma il contenuto era ammaliante! Si trattava del moscato di Saracena…. Nel mese di gennaio del 2004, siamo nella fase finale dell’organizzazione dell’evento dell’anno: il Salotto di Papillon che si tenne al Castello Ducale di Corigliano Calabro il 7 e 8 febbraio, dove per l’occasione parteciparono 50 produttori presenti su Il Golosario (fu un successo enorme, si mosse il mondo, ancora oggi a distanza di anni se ne parla). Esaminando l’elenco di chi partecipa, noto che non ci sarà quel Moscato che tanto mi piacque (peccato). Chiesi ad Alessandra Paola Fruscio (che tra l’altro si era occupata di contattare tutti i produttori) di domandare (e convincere) al prof. Luigi Viola di partecipare almeno ad uno degli eventi programmati per la “due giorni”. Il prof. accettò. Anche il Moscato di Saracena sarà al Salotto. Tra le tante attività una si chiama: “La dolcezza del fico incontra il passito”. Abbiniamo questa eccellenza al salamino di fichi (altra eccellenza) dell’azienda Garritano. In una sala gremita di gente guida la degustazione Paolo Massobrio. Fu tripudio! Pochi giorni dopo, il 21 febbraio, sul quotidiano la Stampa nella rubrica “in cantina” esce un articolo bellissimo sul Moscato di Saracena del Pollino a firma di Paolo Massobrio. Lo stesso anno la squadra di degustazione che seleziona i TOP HUNDRED, ovvero i cento migliori vini d’Italia dell’anno, capitanata dal duo Gatti - Massobrio, con giudizio comune, lo decreta il Top dei top, ovvero il Top Hundred che tra i cento era emerso come il migliore. Un capolavoro!!! Da allora il Moscato di Saracena (che è Presidio Slow Food) di Viola ha scalato e raggiunto le vette più alte di questo meraviglioso mondo. Luigi Viola, oggi coadiuvato dai propri figli che hanno portato forze nuove in azienda, è il mentore di questa eccellenza. Grazie a questo signore in pensione, che ha fatto da apripista, oggi, ai piedi del massiccio del Pollino, sono nate altre meritevoli aziende che producono questa unicità!!!
MOSCATO DI SARACENA
Denominazione: Calabria passito IGP
Anno: 2016
Tipologia: vino passito fermo
Vitigni: guarnaccia 50% e malvasia 50% (uve dalle quali si ottiene il mosto); moscatello di Saracena da 15 a 30 kg per ogni hl di mosto e “adduraca” (termine dialettale per indicare un’uva aromatica molto profumata) in piccole percentuali.
Formato: bottiglia 50 cl ℮
Alcool: 14% Vol.
Vinificazione in acciaio con lieviti autoctoni. Affinamento in acciaio per almeno 7 mesi; in bottiglia per 6 mesi prima della commercializzazione.
Vino elegante e di ottima struttura. Di lunga e sana vita. Unico!!
Abbinamenti: felice con i fichi secchi, ma cercate il salamino di fichi. Se siete vicini ad un importante foie gras, il vino da abbinare non andate a cercarlo troppo lontano!
Prodotto in Calabria
Costo della bottiglia € 37,00
Un libro accanto: Suggestioni & Incanti ed. Provincia di Cosenza
Disponibile anno 2014 14% Vol